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168 m
11 m
0
6,1
12
24,54 km
Megtekintve 53 alkalommal, letöltve 1 alkalommal
közel Grosseto, Toscana (Italia)
Sono partito da Piazza Dante Alighieri chiamata anche Piazza delle catene e percorrendo Il Corso Carducci sono uscito dal centro storico. Giunto in Piazza fratelli Roselli ho girato a destra in Via Oberdan ed ho proseguito sempre dritto.
Ho attraversato Piazza Volturno e ho continuato a camminare in Via Senese fino ad uscire dalla città. La strada poi cambia nome in Via Rosellana, ho proseguito sempre dritto fino a giungere a Roselle ed in corrispondenza con l'incrocio Strada Provinciale dei Laghi ho attraversato il ponte alla destra del quale c'è la chiesa della località suddetta.
La strada prende il nome di Via Batignanese, ho proseguito sempre dritto fino a che non svolta a destra ed in corrispondenza della curva c'è la segnaletica dell'entrata al Parco Archeologico Roselle. Poco prima della curva a sinistra, sotto un cavalcavia della Stada Statale n°223 ci sono i ruderi di un abitazione romana del I sec. d.C.
Osservando il territorio è capibile la posizione della casa: vicino alla città ma in pianura ed in prossimità del torrente che passa poco distante da lì. Già nel VI secolo a.C. doveva essere una piccola pianura fertile e ricca di acqua.
Ho continuato a camminare e passato il cartello dell'entrata al Parco Archeologico di Roselle la strada prende il nome in Strada dei ruderi. La strada ricalca più o meno l'antica strada etrusca che conduce a Roselle antica. Lunga la via sulla destra si trova la nuova biglietteria in fase di realizzazione e successivamente diverse tombe etrusche. Le tombe fanno parte della Necropoli del Serpaio che comprendono tombe a tumolo del VI sec. a.C. ed ipogei a camera quadrangolare con tetto a lastre (crollate) del VII sec. a.C.
Giunto alla vecchia biglietteria in corrispondenza delle antica mura in pietra, dopo una breve pausa ho proseguito seguendo le indicazioni sentieristiche della via Clodia. Il sentiero si presenta inizialmecome come una strada in terra battuta, giunti in cima alla salita la strada prosegue ma il sentiero vero e proprio svolta a destra in leggera diiscesa.
In quel tratto in discesa è possibile ammirare dei bei panorami in direzione di Monte Lumini (monte in corrispondenza di Murci) e Istia d'Ombrone.
Il Tino della Moscona è sulla destra distaccato dalle colline su cui sorgeva l'antica città etrusca. Il Castellaccio eretto dai Longobardi rispettava le esigenze del territorio mutato dal tempo. Circa mille anni separano le due costruzioni sopracitate ed i popoli che le hanno realizzate. La laguna di Prile si era trasformata prima in un lago e poi in una pianura paludosa.
Il sentiero prosegue fino a congiungersi con la strada Casetta di Motta e giunto alla via asfaltata ho svoltato a destra e mi sono diretto verso l'osservatorio astronomico di Grosseto (AMSA).
Poco più avanti c'è un incrocio che porta a Istia d'Ombrone, ma sono rimasto sempre sulla medesima strada passando accanto all'ingresso delle cave di Roselle fino ad incrociare la Strada Provinciale dei Laghi; al bivio ho svoltato a destra e sono tornato a Roselle in prossimità della chiesa.
Giunto all'abitato ho fatto la strada del ritorno per tornare a Grosseto.
Percorso facile, lungo ma adatto a tutti famiglie e cani. La pista pedonale/ciclabile da Grosseto a Rosselle antica è veramente bella e fatta bene.
Ho attraversato Piazza Volturno e ho continuato a camminare in Via Senese fino ad uscire dalla città. La strada poi cambia nome in Via Rosellana, ho proseguito sempre dritto fino a giungere a Roselle ed in corrispondenza con l'incrocio Strada Provinciale dei Laghi ho attraversato il ponte alla destra del quale c'è la chiesa della località suddetta.
La strada prende il nome di Via Batignanese, ho proseguito sempre dritto fino a che non svolta a destra ed in corrispondenza della curva c'è la segnaletica dell'entrata al Parco Archeologico Roselle. Poco prima della curva a sinistra, sotto un cavalcavia della Stada Statale n°223 ci sono i ruderi di un abitazione romana del I sec. d.C.
Osservando il territorio è capibile la posizione della casa: vicino alla città ma in pianura ed in prossimità del torrente che passa poco distante da lì. Già nel VI secolo a.C. doveva essere una piccola pianura fertile e ricca di acqua.
Ho continuato a camminare e passato il cartello dell'entrata al Parco Archeologico di Roselle la strada prende il nome in Strada dei ruderi. La strada ricalca più o meno l'antica strada etrusca che conduce a Roselle antica. Lunga la via sulla destra si trova la nuova biglietteria in fase di realizzazione e successivamente diverse tombe etrusche. Le tombe fanno parte della Necropoli del Serpaio che comprendono tombe a tumolo del VI sec. a.C. ed ipogei a camera quadrangolare con tetto a lastre (crollate) del VII sec. a.C.
Giunto alla vecchia biglietteria in corrispondenza delle antica mura in pietra, dopo una breve pausa ho proseguito seguendo le indicazioni sentieristiche della via Clodia. Il sentiero si presenta inizialmecome come una strada in terra battuta, giunti in cima alla salita la strada prosegue ma il sentiero vero e proprio svolta a destra in leggera diiscesa.
In quel tratto in discesa è possibile ammirare dei bei panorami in direzione di Monte Lumini (monte in corrispondenza di Murci) e Istia d'Ombrone.
Il Tino della Moscona è sulla destra distaccato dalle colline su cui sorgeva l'antica città etrusca. Il Castellaccio eretto dai Longobardi rispettava le esigenze del territorio mutato dal tempo. Circa mille anni separano le due costruzioni sopracitate ed i popoli che le hanno realizzate. La laguna di Prile si era trasformata prima in un lago e poi in una pianura paludosa.
Il sentiero prosegue fino a congiungersi con la strada Casetta di Motta e giunto alla via asfaltata ho svoltato a destra e mi sono diretto verso l'osservatorio astronomico di Grosseto (AMSA).
Poco più avanti c'è un incrocio che porta a Istia d'Ombrone, ma sono rimasto sempre sulla medesima strada passando accanto all'ingresso delle cave di Roselle fino ad incrociare la Strada Provinciale dei Laghi; al bivio ho svoltato a destra e sono tornato a Roselle in prossimità della chiesa.
Giunto all'abitato ho fatto la strada del ritorno per tornare a Grosseto.
Percorso facile, lungo ma adatto a tutti famiglie e cani. La pista pedonale/ciclabile da Grosseto a Rosselle antica è veramente bella e fatta bene.
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